Lascia o raddoppia? Raddoppia!

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Abbiamo già fornito i nostri chiarimenti, ampiamente documentati, sul ricorso che la CISAL-FPC, sindacato non rappresentativo, sta organizzando per adire la Corte di Giustizia Europea per il riconoscimento dell’area quadri.  Ricorso gratis per gli iscritti.
Dopo i nostri chiarimenti abbiamo anche ricevuto una diffida dalla CISAL – FPC che, invece di rendersi conto che la documentazione pubblicata (ricorso compreso) non lascia alcun margine di accoglimento da parte della Corte di Giustizia, ha dichiarato che il nostro flash ha “leso il bene giuridico dell’onore, normativamente ed unitariamente inteso, come dignità e credibilità sociale del Sindacato CISAL” e rilancia l’iniziativa cercando adesioni.
Ma non è tutto. Il SINDIECONOMIA, altro Sindacato che, come la CISAL FPC non è rappresentativo in nessun comparto ed area, segue la stessa strada ma cambia il costo, “è obbligatoria l’iscrizione sindacale  (…) deliberato un contributo sindacale di partecipazione pari ad euro 100,00”.

Ricordiamo che nel 2008, la Corte di Cassazione con sentenza n.6063 rigetta il ricorso per il riconoscimento dell’Area Quadri e condanna alle spese il ricorrente e nel 2009, l’allora Federazione INTESA, raccoglie centinaia di firme di vicedirigenti (iscritti e non iscritti), promuove un ricorso al Parlamento Europeo per il riconoscimento delle alte professionalità della Pubblica Amministrazione e paga circa €. 5.000 di spese legali.
Oltre a proporre ai colleghi la stessa soluzione (per noi fallimentare) la CISAL FPC e il SINDIECONOMIA FPM hanno in comune la circostanza che i loro rappresentanti (ovvero Micucci e Bontempo) sono fuoriusciti dalla nostra Federazione … sarà un caso o stanno cercando, con ogni mezzo, di acquisire iscrizioni e soldi?

Noi non crediamo ai casi.

La questione della vicedirigenza e dell’area quadri è nota, sentita e dibattuta ma non si vuole speculare sui propri iscritti, chiedendo iscrizioni per un ricorso già perso, non si vogliono creare illusioni, si vuole andare avanti nelle strade percorribili per raggiungere il risultato.

Nessuno dimentica i quadri, vicedirigenti o direttori che dir si voglia ma … dobbiamo essere onesti e parlare chiaro, anche dicendo e scrivendo cose scomode e non popolari. Perché noi abbiamo un onore da difendere.

Non ci lasciamo spaventare dagli atti di diffida e messa in mora, vogliamo tutelare i nostri iscritti e tutti i lavoratori, invitandoli ancora una volta a non farsi strumentalizzare con chimere e obiettivi irrealizzabili che, ribadiamo, parlano alla pancia di un personale giustamente insoddisfatto ma che portano solo risorse ai proponenti l’iniziativa.

La Responsabile dell’Area del contenzioso
Claudia Ratti

Flash 2014 n.7- lascia o raddoppia

Rimettiamo a disposizione la documentazione:

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