Prestare attenzione…al recupero del 2,5% sul tfs

I colleghi stanno rispondendo con entusiasmo e grande partecipazione nonostante siano passati solo pochissimi giorni dal lancio della nostra iniziativa.

E’ doveroso fornire ulteriori informazioni.

•Avevamo sostenuto che non ritenevamo percorribile la class-action (certo più veloce, semplice da organizzare ma non efficace).

A conferma, ancora una volta, di quello che dichiariamo, ci viene incontro il TAR Lazio, che con la recentissima sentenza (n.7483 del 3/09/12) ha dichiarato inammissibile un ricorso per la class action di un’associazione di consumatori, condannandola al pagamento di oltre 5.000 euro di spese.  Il TAR dichiara: “la parte ricorrente non può cioè limitarsi genericamente a chiedere l’emanazione di “atti amministrativi generali obbligatori e non aventi contenuto normativo”. Giacché si deve trattare di atti “obbligatori”, chi li richiede deve evidentemente dimostrare, quale elemento costitutivo essenziale della sua domanda, che tali essi sono, e ne dovrà perciò definire il contenuto, indicando la fonte normativa di tale obbligo, in riferimento alla situazione di pregiudizio lamentata: o, comunque, tutto ciò dovrà essere de plano desumibile dal ricorso, per consentire al giudice di pronunciare l’accertamento richiesto e le statuizioni consequenziali”.

Siamo sempre più convinti che per ottenere quanto trattenuto e per bloccare ulteriori prelievi, l’unica strada efficace è quella del ricorso al Giudice del Lavoro.

•Solo chi ha una sentenza favorevole di accoglimento potrà percepire gli arretrati ed evitare il pagamento dei prelievi futuri, perché, com’è noto la sentenza ha effetto solo tra le parti ed il giudicato NON si estende.

•La Federazione si accolla il pagamento di tutte le spese legali ed il pagamento del contributo unificato indipendentemente dal reddito dei propri iscritti (che non occorre neanche dichiarare).

•Per effettuare il pagamento del contributo delle spese di gestione, è stato modificato il conto corrente a causa di problemi riscontrati nel versamenti on line, il nuovo è il CONTO CORRENTE POSTALE INTESTATO A FEDERAZIONE UGL-INTESA, IBAN IT47J0760103200001007428921.

Aspettiamo anche la tua adesione e siamo a disposizione per ogni informazione.

Responsabile dell’Area del contenzioso – Claudia Ratti

Per aderire al ricorso e per ogni ulteriore dettaglio dell’iniziativa, modalità e documentazione clikka qui

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