UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA – la trattenuta del 2,5% ai “giovani” assunti

imagesChiariamo fin da subito che per “giovani” si intendono coloro che sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato dal 1/1/2001, nonché quelli con contratto a tempo determinato successivo al 30/5/2000. Da tempo abbiamo scritto che per loro la partita restava aperta e che stavamo seguendo con attenzione alcuni ricorsi pilota, così è stato. La novità è una sentenza del Tribunale di Roma del 14 novembre 2013 che riguarda decine di “giovani” dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai quali è stato applicato il regime di trattamento di fine rapporto, detto T.F.R., proprio del settore privato, ma con la decurtazione del 2,5% a titolo di riduzione della retribuzione lorda per garantire la parità di trattamento con i colleghi rimasti in regime di TFS come previsto dal D.P.C.M. del 20 dicembre 1999. Il giudice romano ha riconosciuto che i “giovani” colleghi hanno subito un indebito prelievo del 2,5% dello stipendio ed ha disposto la restituzione delle trattenute effettuate negli ultimi 5 anni oltre agli accessori interessi di legge ed una pesante condanna alle spese legali. In sintesi ai “giovani” colleghi lo Stato dovrebbe restituire circa 3.000 euro a testa (oltre agli interessi legali) che se li moltiplichiamo per tutti gli aventi diritto le cifre si avvicinerebbero a quelle di una legge Finanziaria, difficile da pensare in un periodo come questo. Non solo…lo Stato dovrebbe evitare ulteriori trattenute. Siamo convinti della giustezza delle ragioni dei giovani lavoratori, tuttavia conosciamo troppo bene i meccanismi per spingerci a lanciare una iniziativa giudiziale che potrebbe cadere nel nulla come già avvenuto ripetutamente nel passato, se il buon Governo, per evitare il pagamento, approvasse un decreto ad hoc che il Parlamento andrebbe a convertire. Tuttavia non vogliamo restare inerti ad aspettare che gli eventi facciano il loro corso ma vogliamo tutelare i nostri iscritti impedendo il decorso della prescrizione depositando i tentativi di conciliazione. Se sei un “giovane” assunto, leggi le indicazioni ed aderisci alla nostra iniziativa.  

La Responsabile dell’Area del contenzioso

Claudia Ratti

LA NOSTRA STRADA:

il tentativo di conciliazione

A COSA SERVE: 

  • ad interrompere il termine di prescrizione
  • a dare la possibilità di depositare un ricorso nei prossimi 5 anni senza perdere un centesimo, nel frattempo la giurisprudenza si sarà costantemente orientata e lo Stato dovrà aver assunto una posizione netta;
  • a non spendere i soldi del ricorso (spese legali e contributo unificato) finché non sarà indispensabile

COSA FACCIAMO NOI:

  • mettiamo a disposizione la nostra segreteria esclusivamente dei nostri iscritti (o coloro che vogliano iscriversi)
  • depositeremo, gratuitamente, il tentativo di conciliazione che conterrà tutti gli elementi dell’eventuale successivo ricorso
  • rappresenteremo presso le Direzioni Provinciali del Lavoro gli iscritti
  • aggiorneremo gli iscritti sulle pratiche scrivendo all’ e-mail che ci verrà indicata nella scheda di adesione

COSA DEVE FARE CHI VUOLE ADERIRE: Deve spedire in originale entro il 31 gennaio 2014 per posta (o portare di persona) alla nostra Segreteria Nazionale:

  1. Modulo di Adesione
  2. Delega per il tentativo di conciliazione  singola o collettiva
  3. Documento di riconoscimento
  4. Modello di iscrizione (se non già iscritto) Ministeri o Agenzie Fiscali

  Per ogni informazione puoi chiamare al n.06/97747280, il martedì e giovedì dalle ore 10.00/12.00 o scrivere a contenzioso@uglintesa.it    

Flash 2013 n.9 avvio iniziativa TFR assunti post 2001

One Response to “UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA – la trattenuta del 2,5% ai “giovani” assunti

  • Totonne77
    10 anni ago

    beh anche se -come dite- i risarcimenti spettanti probabilmente manderebbero in bancarotta l’italia non credo si debbe mollare l’osso visto che agli evasori delle slot machine hanno condonato un bel po’ di miliardi…un sindacato serio consapevole del difficile periodo economico comunque pretenderebbe x i lavoratori truffati almeno una maggiorazione/dilazione in busta paga di x euro per y mesi magari insieme ad una concessione di x giorni d ferie o permessi ad hoc in più per y anni…vediamo se lo fate?

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